Dio fa di
tutto per visitare la piccola cella della nostra anima. Non si scandalizza
della polvere né si spaventa per le parole del tutto umane, a volte volgari,
che è costretto ad ascoltare. Nonostante tutto vuole stare lì a ridirci
incessantemente che ci ama così come siamo(*).
(*)”A noi non è dato compiere un solo passo verso di lui. Non si cammina verticalmente. Ci è dato soltanto di rivolgergli lo sguardo. Non dobbiamo cercarlo, dobbiamo soltanto mutare la direzione del nostro sguardo. È lui che cerca noi”.
(Simone Weil, Attesa di Dio, a cura di Maria Concetta Sala, Adelphi, Milano 2008, p. 87).