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No alla Costituzione deformata
La
Costituzione è “nata nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri
dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati”(*), non nei salotti della finanza, tra un titolo tossico e l’altro, non
a Bruxelles e Francoforte, tra un taglio allo stato sociale e l’altro e neanche nei
palazzi del potere tra un #enricostaisereno e l’altro. È antifascista, lì c’è
la dignità riscattata. È stata scritta con la schiena dritta e di proprio pugno
non sotto dettatura. Contiene visione e speranza, si rivolge a uomini e donne
non a consumatori. È un testo spirituale più che giuridico e per questo non può
essere tollerato da chi ritiene giusto o inevitabile vendersi alle atroci logiche
dei mercati. È il “testamento di centomila morti”(*) per la libertà non il
vademecum per garantire l’oppressione del sistema. Abbiamo dimostrato di non meritarla non impegnandoci a sufficienza per pretenderne l’applicazione. Almeno
adesso evitiamo la sua deformazione.