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Guarigione della donna curva
Gesù si
trovava vicino all'entrata di una Chiesa. C'era sotto il portico una senzanome, che viveva in strada ormai da
18 anni. Era ubriaca e non riusciva in alcun modo a stare dritta o ad alzarsi
da lì. Gesù la vide, si avvicinò a lei e le disse: "Sorella, come ti
chiami?". Le prese la mano e subito quella donna alzò lo sguardo e scoppiò
a piangere: infatti nessuno mai si fermava da lei o le parlava. Ma il
sacrestano, sdegnato perché Gesù stava perdendo tempo con quella donna prese la
parola e disse agli altri parrocchiani: "Quella è una vagabonda, la
Caritas le ha offerto molte possibilità ma lei continua a bere e dormire tutto
il giorno. Vada dunque a sudarsi il pane come tutti noi!". Gesù si
voltò e gli disse: "Ipocriti! Non è forse vero che per adornare di fiori statue
e chiese, come pure per i vostri interessi, siete molto generosi nello spendere tempo e denaro? E perché
allora non dovrei fermarmi e inchinarmi di fronte a questa sorella, che non
piange lacrime dipinte, ed è ricurva anche per la vostra indifferenza?". Quando Gesù
diceva queste cose, i parrocchiani si offendevano, mentre gli altri senzanome ricominciavano a sperare.
Vangelo di Luca 13,10-17
“In quel
tempo, Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C'era là una
donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva e non riusciva
in alcun modo a stare diritta. Gesù la
vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua malattia».
Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio. Ma il capo
della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato,
prese la parola e disse alla folla: «Ci sono sei giorni in cui si deve
lavorare; in quelli dunque venite a farvi guarire e non in giorno di sabato». Il Signore
gli replicò: «Ipocriti, non è forse vero che, di sabato, ciascuno di voi slega
il suo bue o l'asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? E questa
figlia di Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto anni, non
doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?». Quando egli
diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla
intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute”.