Trovarsi nel "mare" è inevitabile per l'uomo: le naturali contraddizioni della vita, paure, sofferenze, difficoltà. Diversi però sono i modi per stare in questo mare: come uno che va a fondo con un sasso al collo o come albero saldamente radicato. Sta a noi scegliere: l'amore per i "piccoli", i poveri, è il criterio discriminante.
Vangelo di Luca 17, 1-6
“In quel tempo, Gesù disse ai suoi
discepoli: «È inevitabile che vengano
scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. È meglio per lui che gli
venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che
scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi! Se il tuo fratello commetterà una colpa,
rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli. E se commetterà una colpa sette
volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: “Sono
pentito”, tu gli perdonerai». Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in
noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di
senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”,
ed esso vi obbedirebbe»”.