“Smettete di presentare offerte inutili,
l'incenso è un abominio per me; noviluni, sabati, assemblee sacre, non posso sopportare
delitto e solennità. I vostri noviluni e le vostre feste io detesto, sono per
me un peso; sono stanco di sopportarli. Quando stendete le mani, io allontano
gli occhi da voi. Anche se moltiplicate le preghiere, io non ascolto. Le vostre
mani grondano sangue. Lavatevi, purificatevi, togliete il male delle vostre
azioni dalla mia vista. Cessate di fare il male, imparate a fare il bene,
ricercate la giustizia, soccorrete l'oppresso, rendete giustizia all'orfano, difendete
la causa della vedova». «Su, venite e discutiamo» dice il Signore. «Anche se i
vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve. Se
fossero rossi come porpora, diventeranno come lana. Se sarete docili e
ascolterete, mangerete i frutti della terra. Ma se vi ostinate e vi ribellate,
sarete divorati dalla spada, perché la bocca del Signore ha parlato»”. (Isaia 1,13-20)
Teologia dei poveri.