"Non temere, perché io sono con te; non smarrirti, perché io sono il tuo Dio". (Is 41, 10)
Viviamo
come in esilio, questa non è casa nostra. Ci sentiamo in pericolo, a volte
abbandonati. Soffriamo la mutabilità delle condizioni. Siamo costretti a
camminare anche se vorremmo fermarci e riposare. Desideriamo l’evidenza,
abbiamo solo segni. Fatichiamo a trovare significati, cadiamo facilmente nel
conformismo. Ci chiedi di ascoltarti ma ti fai solo percepire. Sei Parola in un
volto, in un gesto, nel silenzio. Sei presente ma non ti vediamo. Rimani un
mistero: eppure per incontrarti basta andare dove l’uomo soffre. Ti avvicini ma
non riconosciamo i tuoi passi, ci custodisci senza controllarci. Nel santuario
della nostra libertà vuoi entrare solo con il permesso. Ci seduci è vero, ma
con tenerezza. Non sei come ti si racconta, davvero nessuno ti conosce. Eppure
questo già si può dire: sei delicato. Ma sei frainteso, sarai sorpresa
infinita.