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Ignace De La Potterie. La sorgente zampillante.

Introduzione: Ascoltare in profondità, nei silenzi dell’anima cogliere le sue Parole che danno vita. Non dovremmo preoccuparci di altro. Se custodiamo questo spazio di dialogo ci rialzeremo sempre anche quando ci sembrerà di non avere più forze. Qualcuno ci alimenta davvero, non qualcosa. C’è un linguaggio sconosciuto eppure capace di consolarci. L’ascolto ci insegna la compassione che non troverà mai giustificazioni razionali. Per servire dobbiamo fare spazio dentro di noi e consentire all'altro di dimorarci.

[l’acqua viva simboleggia la parola di Gesù, la sua verità] questa parola, questa verità, non può rimanere esterna all'uomo: come la sapienza, l’acqua viva deve essere «bevuta» dal credente: solo a questa condizione diverrà «in lui» una sorgente zampillante. Questo significa, senza metafora, che la parola, la rivelazione di Gesù, deve essere interiorizzata nel cuore del discepolo. In ciò precisamente consisterà l’azione del dello Spirito di verità”.
(Ignace De La Potterie, Studi di cristologia giovannea, trad. F. Tosolini, Marietti, Genova, 1986, p. 73)