Introduzione (a cura dell'autore del sito). “Prima di formarti nel grembo materno, ti
conoscevo” (Ger 1,5). Siamo usciti dalla sua mente e dal
suo cuore. Ci ha voluto proprio così. Come possiamo avere un rapporto formale, rituale, semplicemente di adempimento? Se non diamo del “tu” a Dio a chi dovremmo darlo?
In una relazione autentica si passano anche dei momenti di conflitto. È inevitabile
perché non sempre la nostra umanità riesce ad accogliere le innumerevoli contraddizioni
che il mondo produce. Nonostante preghiera e cammino sacramentale può capitare di
non riuscire a scorgere luci nella notte in cui si è immersi.
Testo di Papa Francesco:
“La fede non è solo silenzio che tutto
accetta senza replicare, la speranza non è certezza che ti mette al sicuro dal
dubbio e dalla perplessità. Ma tante volte, la speranza è buio; ma è lì la speranza
… che ti porta avanti. Fede è anche lottare con Dio, mostrargli la nostra
amarezza, senza “pie” finzioni. «Mi sono arrabbiato con Dio e gli ho detto
questo, questo, questo, …». Ma Lui è padre, Lui ti ha capito: vai in pace!
Bisogna avere questo coraggio! E questo è la speranza. E speranza è anche non
avere paura di vedere la realtà per quello che è e accettarne le contraddizioni”.
(Papa Francesco, Udienza Generale, 28/12/2016)