Il
Sistema si regge sulla capacità di convincere gli oppressi a votare per gli
oppressori. Identificarsi con chi ti sottomette è un virus potenzialmente
letale. Molti sono portatori sani. Accettare le disuguaglianze sociali come
fattore inevitabile è il primo stadio della sudditanza, sperare di essere
liberati da quelli che le disuguaglianze le creano è il secondo. Quando gli
oppressi si renderanno conto di essere maggioranza e si organizzeranno allora
inizierà la giustizia sociale. In altre parole devono ritirare la delega per liberarsi.
Si tratta di prendere coscienza, superando le appartenenze semplicemente
nominative. Ad esempio oggi in Italia la c.d. sinistra non solo non intercetta
il disagio sociale, ma si può dire che in gran parte ha contribuito a crearlo. I
c.d. partiti di sinistra parlano una lingua sconosciuta ai disoccupati, ai precari,
ai poveri. Non rispondono ai loro drammi, ma agli appetiti delle lobby. Sono diventati
i garanti più affidabili di quelle strategie politico economiche che dovrebbero
combattere. Tradito il contenuto, di sinistra
rimane solo l’involucro (più precisamente il pacco).
Teologia dei poveri.