Introduzione (a cura dell'autore del sito). La fede
in Dio (nell'accezione di fiducia) non è un salto nel buio ma il superamento
degli schemi umani. Di solito rigidi e portatori sani di tristezza. La
relazione con Dio ci insegna ad essere creativi ed empaticamente accoglienti.
Non spregiudicati ma aperti a ciò che non è ancora avvenuto. Il nostro metro, siccome non riesce a misurare Dio, non può far altro che ridurlo.
Luis Espinal:
“Allenaci, Signore, a lanciarci
nell’impossibile, perché dietro l’impossibile ci sono la tua grazia e la tua
presenza: non possiamo cadere nel vuoto. Il futuro è un enigma, il nostro
cammino si inoltra nella nebbia; ma vogliamo continuare a donarci, perché tu
stai aspettando nella notte, con mille occhi umani traboccanti di lacrime”.
(Luis Espinal in Gustavo Gutiérrez, Parlare di Dio a partire dalla sofferenza
dell’innocente, Una riflessione sul libro di Giobbe, trad. T. Tosatti,
Queriniana, Brescia, 1987², p. 182)