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Risonanze nelle liriche religiose di Jehudah Halevi

La fonte simbolo dell'esperienza spirituale nelle liriche religiose di Jehudah Halevi
Risonanze: c’è la sensazione di una dicotomia insuperabile tra ciò che proviamo nel profondo e ciò che siamo costretti a vivere o più precisamente a subire. Quella che chiamiamo per convenzione realtà opera sia una feroce riduzione delle nostre sensibilità spirituali sia la mortificazione delle semplici aspirazioni umane. Un Volto però ci può salvare da questa separazione che provoca angoscia. Un Volto che ci dà la certezza che la nostra verità è di tipo spirituale e sovratemporale. Le contraddizioni, infatti, che ci riguardano sono transitorie, relegate ad una stagione che avrà una fine. E allora pur non vedendo nulla con gli occhi, ma intuendo in modo inspiegabile, sappiamo di non camminare da soli ma insieme a Qualcuno che ci guarda e ci chiede di essere guardato.

Testo di Jehudah Halevi:

Incontro alla fonte della vita vera io corro:
per questo ho in disgusto la vita vana e vuota.
Vedere il volto del mio Re è il mio unico intento:
non temo che lui, né stimo alcun altro da temere.
Chi mi darà di contemplarlo in sogno!
Dormirei un sonno eterno per non destarmi mai.
Potessi contemplare il suo volto nel mio cuore, dentro!
Mai i miei occhi chiederebbero di guardare fuori.
(Jehudah Halevi, Liriche religiose e canti di Sion, a cura di L. Cattani, Città Nuova Editrice, Roma, 1987, p. 57-58)

Con tutto il mio cuore, in verità, e con tutto
il mio potere io t’amo, apertamente e nel segreto!
Il tuo nome è con me: come me ne andrò solo?
Esso è mio amico: come starò solitario?
Esso è la mia lucerna: come si estinguerà
la mia luce?
E come vacillerò, se esso è un sostegno nella
mia mano?
Mi disonorano i mortali, ma non sanno
che il mio disonore, per la gloria del tuo
nome, è la mia gloria.
O fonte della mia vita – te io benedirò
finché avrò vita!
O tu che sei il mio canto – a te io canterò finché esisterò!
(Jehudah Halevi, Liriche religiose e canti di Sion, a cura di L. Cattani, Città Nuova Editrice, Roma, 1987, p. 59)