Lo
sbeffeggiamo e lo schiaffeggiamo ancora. Ci indigniamo se ci rigano la macchina mentre possiamo rimanere completamente
indifferenti davanti un c.d. clochard, ai licenziamenti in aziende diverse da
quelle in cui lavoriamo, all'inquinamento di una città diversa da quella in cui
abitiamo. Il mondo di cui ci occupiamo arriva fino alla porta di casa o al
cancello del nostro condominio. I problemi che stanno fuori non ci riguardano,
al massimo diventano argomenti di dibattito davanti alla TV o nei social. Parliamo
senza conoscere e giudichiamo per sentito dire. I problemi degli altri non li
sentiamo sulla pelle. Li rimuoviamo con spietata naturalezza. Il Regno, nel
senso di comunità solidale, è il desiderio di Dio ma è l’uomo che deve volerlo
effettivamente e costruirlo. Non cala dall'alto e neanche dai Cieli. Come siamo
associati all'opera di creazione così siamo associati all'opera di costruzione
dell’umanità come pensata da Dio.
Teologia dei poveri.