Trovava
difficile credere, non ce la faceva.
Quell'Uomo
con cui aveva condiviso gli ultimi tre anni della sua vita rompeva
continuamente i suoi razionalistici schemi.
Tommaso
gli voleva molto bene, credeva realmente che lui fosse il Cristo. Ma dopo
averlo visto morire in quel modo, come poteva ascoltare gli altri discepoli che
gli dicevano di averlo rivisto vivo? Era
troppo.
Tutti,
nella vita di fede, incontriamo ad un certo punto questo "troppo" di
Dio che non riusciamo ad accogliere.
Ma
Dio non si arrende mai alla nostra
incredulità, vuole farsi incontrare, come con Tommaso, e quindi appare di
nuovo.
«Metti qui il tuo dito e guarda le mie
mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma
credente!»
In
quell'istante, quando Tommaso toccò le piaghe del Signore lo incontrò
veramente, autenticamente, con tutto sé stesso, per la prima volta. Ora conosceva Dio.
«Beati quelli che non hanno visto e
hanno creduto!»
Il
Signore disse queste parole pensando a noi, infatti adesso non possiamo più
vederlo ma nulla è cambiato in Dio:
desidera ancora farsi conoscere, incontrare. E nulla è cambiato per noi: come per Tommaso, l'incontro con Dio è
avvenuto quando ha toccato le sue piaghe, così sarà per noi.
Conosceremo Dio solo toccando le sue
piaghe in chi oggi continua ingiustamente a portarle su di sé.
I
crocifissi di oggi sono il sacramento di
Dio: segno e strumento dell'incontro con lui.
Usciamo
e andiamo in cerca delle piaghe di Dio - in
chi oggi soffre, è oppresso, muore - se desideriamo incontrarlo, perché gli
sforzi mentali non bastano.
Non
ce la faremo ad accogliere realmente il suo amore finché non lo toccheremo con
le nostre mani nelle ferite dei feriti.
Allora
contempleremo nel nostro cuore il
vero Volto di Dio: il Crocifisso risorto.
Dal
Vangelo di Giovanni 20,19-31
La
sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del
luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette
in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il
fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù
disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando
voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a
cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete,
non saranno perdonati». Tommaso,
uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli
dicevano ei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la
mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto
giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso.
Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a
Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e
mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose
Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu
hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù,
in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati
scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù
è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo
nome.