Ti guardo sulla croce Maestro, il tuo corpo è sporco, senza forze: ti hanno picchiato, insultato, ferito, appeso, maledetto.
Le tue mani sono inchiodate, quelle mani che sanavano, benedicevano, accarezzavano.
Apri gli occhi mio Signore! Svegliati!
Scendi dalla croce!
Tu sei il Messia, non ce la faccio a vederti soffrire. Tu sei santo, tu sei amore, non possono farti questo.
Scendi dalla croce!
Tu sei il Messia, non ce la faccio a vederti soffrire. Tu sei santo, tu sei amore, non possono farti questo.
Respiri a fatica, il sudore misto a sangue ti scende dalla fronte.
Gli spasmi del tuo petto fanno trasparire tutta la sofferenza, tutto il dolore che stai provando ora.
Soffri, ma non sei arrabbiato, non insulti.
Soffri.
Soffri e accogli. All'uomo appeso accanto a te hai promesso qualcosa, non abbiamo capito cosa, ma sicuramente grande e bello. Dopo le tue parole l'ho visto come trasfigurato, come se avesse trovato un tesoro nascosto, il più prezioso di tutti, un tesoro che finalmente non doveva più rubare ma gli era regalato.
È morto, sereno.
L'altro sta ancora soffrendo con te sulla croce. Con te, ma non come te.
Scendi dalla croce Signore!
Curerò io le tue ferite! Profumerò il tuo corpo e tutto tornerà a posto!
Vieni Signore, noi ti vogliamo bene!
Non abbandonarci! Non soffrire più! Non te lo meriti, Maestro!
Scendi Gesù!
Sono troppo triste a vederti così!
Sto morendo con te...
Poi apri gli occhi, con fatica alzi la testa.
Non riesci più a parlare ma incrocio il tuo sguardo, hai gli occhi pieni di sangue e lacrime, tutti si coprono la faccia. Io no.
Ho bisogno del tuo sguardo.
Ho bisogno dei tuoi occhi su di me.
Mi guardi.
I tuoi occhi su di me non si adirano, non mi giudicano, non mi danno la colpa, non la danno a nessuno.
I tuoi occhi su di me mi supplicano, mi supplicano di continuare a guardarli.
Non vorrei separare mai il mio sguardo da tuo che benedice, accoglie, perdona.
Sei stremato, Maestro, chini il capo e lasci lo Spirito.
Sei morto.
Il mio petto si stringe forte, le lacrime scendono copiose. Tutto è finito, ma io spero ancora.
Non c'è nulla da sperare, ormai sei morto, ma i tuoi occhi mi hanno parlato, quello basta! Posso sperare ancora!
Mentre morivi ho creduto: tu non dovevi scendere dalla croce!
Padre del Cielo! Dio d'Israele! Il Maestro ha detto che nulla è impossibile a te!
Tu sei grande, ho fede in te!
Veramente Maestro eri il Figlio di Dio!
Veramente eri il Signore, il mio Signore!
Perché ti hanno ucciso? Sei stato buono con noi.
Non posso parlarti ma vorrei dirti che non toglierò più il tuo sguardo dal mio.
Come Santo dei Santi abiti il mio cuore.
Tu mi hai sempre amata.
Sei il mio Maestro, per sempre.