Opzione per i poveri.
Coraggio Francesco, chiudiamo le operazioni finanziarie, restituiamo i soldi agli interessati e distribuiamo i guadagni ai poveri, direttamente non alle strutture. Lasciamo libera la Provvidenza di agire secondo i suoi piani, senza mortificarla ed ostacolarla in schedature, commissioni e selezioni svolte da uomini (meglio da burocrati).
Coraggio
Francesco, dismettiamo il patrimonio, riconsegniamo palazzi ed opere d’arte
alla collettività. Trasferiamo la Chiesa dove lo Sposo l’attende:
nei luoghi della disperazione. Dobbiamo, infatti, portare l’annuncio di gioia
ai poveri, non ai turisti. Dobbiamo portare l’annuncio di liberazione agli
oppressi, non messaggi di accondiscendenza e servilismo nei confronti di
ricchi e potenti.
Ripartire dal basso.
Coraggio
Francesco, ammettiamo il fallimento. Ci siamo lasciati infiltrare dalle élite e dalla borghesia ed abbiamo preferito la loro interessata protezione alle
beatitudini evangeliche.
Coraggio
Francesco, rinunciamo ad ogni forma determinata di sovvenzione statale ed affidiamoci
esclusivamente alle offerte spontanee. Chi si dedica al Regno di Dio
non deve avere nulla in più del sostentamento necessario e, comunque, mai superiore
alla pensione sociale.
Chiesa povera e dei poveri.
Coraggio
Francesco, purifichiamo la gerarchia dal virus letale del carrierismo.
Ritorniamo al paradigma del servizio, rendendo gli incarichi temporanei, con
successivo ritorno ad attività del tutto ordinarie ed inseriamo principi democratici
nella scelta di Vescovi, Cardinali e quindi del Papa.
Coraggio
Francesco, imitiamo i cittadini di Ninive (1): convertiamoci, digiuniamo, indossiamo
il sacco invocando, con fiducia, Dio. Non rassegniamoci ad una Chiesa
imperiale e costruiamo con l’aiuto dello Spirito la Chiesa povera e dei poveri.
…. e speriamo, preghiamo, che ne restino almeno 12 …..
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