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Le lacrime di Gesù su Gerusalemme

Alzare un muro nei confronti di Dio rifiutando il Vangelo ci rende schiavi.

«Quando fu vicino, alla vista di [Gerusalemme], pianse su di essa» (1).

È il pianto di chi subisce un rifiuto. Gesù desidera donarsi pienamente, è il sommo Bene, eppure viene travisato. È la Via, ma noi non cerchiamo; è la Verità, ma noi ci accontentiamo di formule; è la Vita, ma noi ci rivolgiamo agli idoli. Non solo, quindi, non accogliamo Dio, ma lo barattiamo con qualcosa che si oppone a Lui e, di conseguenza, anche a noi.

«Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che sono mandati a te» (2); «Non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata» (3).

La deformazione della relazione con Dio e l’indisponibilità a rimanere nella dinamica costruita sull'ascolto reciproco, hanno come tragico effetto, il mancato riconoscimento dei segni della sua presenza. Ci irrigidiamo, per disillusione o per disperazione, sostituiamo la profezia con le strutture, i carismi con le forme. E a chi denuncia la nostra connivenza con un Sistema di ingiustizia riserviamo un destino spietato: discredito o morte. Preferiamo difendere gli apparati dell’Iniquità, in cambio di qualche gratificazione materiale o psicologica, piuttosto che tornare di corsa dal Padre e ritrovare, così, la nostra dignità di figli amati e capaci di amare. Rifiutando i profeti e dileggiando i luoghi di incontro indicati in Matteo 25, scegliamo, con l’asservimento alle logiche del mondo, la disumanizzazione. Dio, invece, ci spinge alla libertà insegnandoci a rompere tutte le catene attraverso l'esperienza di misericordia/compassione, ricevuta e restituita.


(1) Vangelo di Luca 19,41; "Cristo ha pianto su Gerusalemme e si è lasciato inghiottire dalle tenebre che stavano per avvolgere la città. È difficile accettare questa impotenza; eppure, se sapessimo dare questa solidarietà della impotenza, della povertà, del dono gratuito di sé entreremmo certamente nel ritmo di Cristo"(Arturo Paoli, Dialogo della Liberazione, Morcelliana, Brescia 1969, p. 164-165)
(2) Vangelo di Luca 13,34
(3) Vangelo di Luca 19,44

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