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Itinerario di ricerca spirituale ed esistenziale

Sacra Scrittura, Preghiera ed Eucaristia, relazione con i poveri: cercando la presenza di Dio comprendiamo noi stessi e la realtà circostante.

Parola. 

Apro la Sacra Scrittura, cerco il significato di questo tempo che scorre uguale a se stesso. Sotto il dominio dell’Impero e senza beatitudine, con la promessa del Regno derisa e degradata a mera illusione, con il pathos dell’incontro con Dio legalizzato in adempimento domenicale, con la Chiesa spesso rinchiusa nei palazzi nonostante le sollecitazioni profetiche. Trovo le parole che mi fanno risalire dall'abisso, dal fango, sopravvivere ai nemici (1).

Preghiera/Eucaristia. 

Mi siedo davanti al tabernacolo. Nel silenzio mi aiuti a dare un nome alle cose che mi accadono. Nel silenzio smascheri le voci della menzogna. Poi alla tua mensa mi nutro con la Vita che hai deciso di donare gratuitamente, senza corrispettivo e senza controlli all'ingresso. Così cammino con la tua forza, più che con le gambe. Così respiro con la tua Grazia, più che con i polmoni. Così vedo progressivamente con la tua prospettiva, più che con gli occhi.

Poveri.

Ascolto un povero, lasciato solo a causa degli impegni fagocitanti che l’Impero richiede ai sudditi. Piango con lui per la disumanizzazione delle relazioni, ipocritamente accettata. Mi irrito insieme a lui per l’impotenza davanti alle cicatrici lasciate dalle ingiustizie. Sorrido con lui per la nostra amicizia (dono di Cristo), capace di scrivere pagine sempre nuove.

Parola, Preghiera/Eucaristia, Poveri: così comprendo che sei presente. E questo mi deve bastare senza pretendere di conoscere in quale modo realizzi la salvezza.

(1) Cfr. Salmo 69

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