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La fragilità: luogo teologico

"Dio con la sua parola ha domato l'abisso e vi ha piantato isole" (Siracide 43,23)
Progettiamo salite,
dimostrazioni di forza.
 
Studiamo itinerari complicati,
con destinazioni lontane.
 
Elaboriamo modelli di comportamento
religiosamente perfetti.
 
Lui, invece,
ci attende in basso,
nel tempo propizio
della nostra resa
e della nostra impotenza.

Quando non riusciamo
più ad essere diversi da ciò che siamo realmente,
quando non rimane nessuno accanto,
quando non ci aspettiamo altro che tenebra,
Dio dichiara il suo Amore per noi.
Unico.
Irraggiungibile.
Senza senso.
 
La gratuità di Dio è così radicale
che possono sperare,
nella salvezza,
più i lontani che i vicini.
Perchè i primi sono consapevoli di non meritare,
i secondi, spesso, no.
 
"Dio con la sua parola ha domato l'abisso
e vi ha piantato isole" (Siracide 43,23)
 
"Forse non non hai prosciugato il mare,
le acque del grande abisso
e non hai fatto delle profondità del mare
una strada,
perchè vi passassero i redenti?" (Isaia 51,10)

 Foto: Pixabay


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