come per Nicodemo,
mettiamoci, immediatamente,
alla ricerca del Signore.
Senza attendere.
Per ascoltare parole di consolazione.
Quando fuggiamo dalle nostre ferite,
cambiando solo luogo fisico,
quando proviamo a rinnegare la sete d'infinito,
o sprofondiamo in un dolore,
per vedere il Regno di Dio,
devi rinascere dall'alto (1).
Quando la sfiducia
ci rinchiude in una bolla,
quando il nostro cammino disegna solo una linea retta
o barcolliamo nel tunnel scavato dal fallimento,
il Signore dice:
il vento soffia dove vuole
e ne senti la voce (2).
Quando costruiamo modelli di perfezione,
quando rinchiudiamo Dio in un tribunale
o lo muriamo in un tempio,
il Signore dice:
Dio ha mandato il Figlio nel mondo
perché il mondo sia salvato per mezzo di lui (3).
Così,
schiacciati dal "peso morto della storia",
rinasciamo.
Accecati dal potere delle tenebre,
torniamo a scrutare l'orizzonte.
Perché neanche le notti dell'esistenza
possono fermare l'irruzione della novità dello Spirito.
(1) Cfr. Gv 3,3
(2) Cfr. Gv 3,8
(3) Cfr. Gv 3,17
Foto: Pixabay
Rinascere dall'alto non è forse abbandonarsi e lasciarsi andare affinchè Dio compia l'azione
RispondiEliminanel nostro spirito? Non è forse non giudicare ? Non infierire? Non è forse ascoltare dentro e
chi ti sta intorno? Rinascere dall'alto è come vedere con occhi diversi il mondo è uscire dall' io.
Grazie
Giovanni
Certo Giovanni è anche questo. Io nel testo ho messo in evidenza solo una prospettiva delle tante possibili.
EliminaGrazie a te