dell'immobilismo nella Chiesa?
La risposta è no,
(al limite, non solo).
La gerarchia,
con il Concilio Vaticano II,
la "rivoluzione" l'ha fatta.
Ma la base non se n'è accorta.
Papa Francesco,
ad esempio,
con Evangelii Gaudium,
ha offerto gli orientamenti
per attuare e sviluppare
la "rivoluzione".
Ma la base non se n'è accorta.
Per questo,
ad oggi, deve scandalizzarci
più il sonno della base,
che la controtestimonianza
della gerarchia.
Quindi, come base, cosa fare?
Almeno 5 cose:
1) pregare e vivere i sacramenti,
2) amare le Scritture
(«Ignorare le Scritture è ignorare Cristo»,
afferma San Girolamo (1)),
conoscere il magistero della Chiesa
e gli elementi principali
della teologia),
3) praticare la giustizia,
adottando come paradigma
l'opzione preferenziale per i poveri,
4) evitare due atteggiamenti ugualmente
nocivi: adulazione o pregiudizio
verso coloro che hanno responsabilità
di governo nella Chiesa. Collaborare
lealmente, e quando necessario,
avanzare critiche costruttive.
5) organizzarsi ed impegnarsi
personalmente in azioni evangeliche
concrete.
Coraggio.
(1) Citazione di San Girolamo in: E. Cattaneo e Altri, Patres ecclesíae. Una introduzione alla teologia dei Padri della Chiesa, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2008, p. 179
Foto: qui
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