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Indirizzare una parola allo sfiduciato (Isaia 50,4)

Indirizzare una parola allo sfiduciato (Isaia 50,4)
Se ti trovi in un momento
di buio e vedi crollare le tue certezze,

se la violenza delle logiche del mondo,
ti ha raggiunto e ti ritrovi in ginocchio
senza riuscire nemmeno a pregare,

questa Parola(1) oggi è per te.

Cristo viene a portarti 
la sua consolazione
e ti dice: "Coraggio, sono qui!".
E la sua Parola 
non è inconsistente
come quello dei falsi amici,

non è di circostanza
come quella degli ipocriti.


La Parola di Cristo 
è capace di ridare vita,
di tirarti fuori dall'abisso,
è credibile perché realizza 
ciò che dice.

Puoi tornare a sorridere
per una speranza 
fondata sulla roccia.

Cristo conosce perfettamente
la tua notte
perché l'ha già
attraversata per te,

conosce perfettamente
la violenza delle logiche del mondo,
perché l'ha già subita per te,

conosce perfettamente
la solitudine nei momenti di dolore,
perché l'ha già sopportata per te.

Questo è il suo modo di amare:
non da lontano, non dall'alto,
ma coinvolgendosi nella tua storia,
assumendo su di sé
il peso che il mondo ti addossa.
E lo prende su di sé affinché
tu possa uscirne vivo/a per sempre.

(1) "Il Signore mi ha dato
una lingua da discepolo,
perché io sappia indirizzare
una parola allo sfiduciato"
(Isaia 50,4).





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