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La narrazione alternativa di Dio

«Calpestano come la polvere della terra la testa dei poveri» (Amos 2,7)
Se la realtà contraddice l'ideale,
il problema è la realtà,
non l'ideale.

Cristo non si è adeguato allo status quo ,
non ha praticato l'equilibrismo,
non ha annacquato il suo messaggio
per renderlo compatibile con la narrazione dominante.

Cristo, non solo ha trasformato la storia
donandole senso
e guarendola con il balsamo della speranza,
ma l'ha anche separata in un prima e in un dopo.

Come cristiani siamo chiamati
a determinare un cambio di direzione,
a capovolgere la prospettiva:
non secondo gli egoismi dei primi,
ma secondo i bisogni degli ultimi.

Come cristiani siamo chiamati
a partecipare alla costruzione del Regno di Dio
attraverso prassi e opzioni indicate nel Vangelo.

Coraggio,
il conformismo non può che portare
all'aridità dell'ingiustizia,
mentre noi siamo destinati
alla gioia della comunione.


"Pace con Dio significa discordia con il mondo,
poiché il pungolo del futuro promesso
incide inesorabilmente nella carne
di ogni incompiuta realtà presente
"
(Citazione di Jürgen Moltmann in Nicola Abbagnano, Storia della filosofia, volume IV, tomo 1, Utet, Torino 1993, p. 686)

«La religione borghese diviene ideologia di sicurezza,
complice di una società che non si vuol mutare»
(Johann Baptist Metz, Sul concetto della nuova teologia politica 1967-1997, traduzione dal tedesco di Francesca Caracciolo Pieri, Queriniana, Brescia 1998, p. 98)



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