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La voce della Chiesa...che non si sente in chiesa/5

Salario universale
e riduzione dell'orario di lavoro.

Testo del video:

"Il «giusto salario è il frutto legittimo del lavoro»;
commette grave ingiustizia chi lo rifiuta o non lo dà a tempo debito e in equa proporzione al lavoro svolto [...]
Il semplice accordo tra lavoratore e datore di lavoro
circa l'entità della remunerazione non basta per qualificare
«giusta» la remunerazione concordata,
perché essa «non deve essere inferiore al sostentamento» del lavoratore: la giustizia naturale è anteriore e superiore alla libertà del contratto
"
(Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, nr. 302)

Quando l’unica legge diventa il calcolo del guadagno a fine giornata,
allora non si hanno più freni ad adottare la logica
dello sfruttamento delle persone: gli altri sono solo dei mezzi.
Non esistono più giusto salario, giusto orario lavorativo,
e si creano nuove forme di schiavitù,
subite da persone che non hanno alternativa
e devono accettare questa velenosa ingiustizia
pur di racimolare il minimo per il sostentamento
".
(Papa Francesco, Messaggio VI Giornata Mondiale dei Poveri, 13/6/2022)


"Un reddito minino (l’RMU) o salario universale, affinché ogni persona
in questo mondo possa accedere ai beni più elementari della vita.
È giusto lottare per una distribuzione umana di queste risorse.
Ed è compito dei Governi stabilire schemi fiscali e redistributivi
affinché la ricchezza di una parte sia condivisa con equità,
senza che questo presupponga un peso insopportabile,
soprattutto per la classe media...
Il reddito minimo è una possibilità,
l’altra è la riduzione della giornata lavorativa.
E occorre analizzarla seriamente.
Nel XIX secolo gli operai lavoravano dodici, quattordici,
sedici ore al giorno. Quando conquistarono la giornata di otto ore
non collassò nulla, come invece alcuni settori avevano previsto.
Allora – insisto – lavorare meno affinché più gente abbia accesso
al mercato del lavoro è un aspetto che dobbiamo esplorare
con una certa urgenza. Non ci possono essere tante persone
che soffrono per l’eccesso di lavoro e tante altre che soffrono
per la mancanza di lavoro
".
(Papa Francesco, Messaggio IV Incontro Mondiale dei Movimenti Popolari, 16/10/2021)

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