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La solitudine di Gesù: ascolto e dono di se stesso

Nella solitudine e nel silenzio Gesù comprende la sua vocazione e trova le forze per portarla a termine.

Tentazioni nel deserto (1).

Gesù deve affrontare, soprattutto, la seduzione del Potere. Utilizzare le proprie prerogative per affermarsi e manipolare il consenso. Costringere la libertà dell’altro, invece di riconoscerla anche a costo di ricevere rifiuto o peggio disprezzo. Gesù sceglie la fedeltà al messianismo kenotico*: condividere la sconfitta degli ultimi, rinnegando il successo raggiungibile sottomettendosi agli idoli.

Sul monte a pregare (2).

Gesù ha bisogno di silenzio, dopo aver nutrito la folla con il cibo e con la sua presenza compassionevole. Per accorgersi delle esigenze dell’altro e per donarsi occorre ascoltare in profondità. Questa è la testimonianza che Gesù ci lascia: la compassione non nasce da una intuizione della conoscenza, ma dalla voce dello Spirito.

Al pozzo: l’incontro con la Samaritana (3).

Gesù è stanco (forse amareggiato), si riposa nei pressi del pozzo. Desidera un po’ d’acqua per rinfrescarsi, ma non vuole prendersela da solo. Attende di riceverla in dono. Dio si fa mendicante, condivide l’umiliazione dei poveri. Chiede anche a noi «Dammi da bere»: cioè pregare per le necessità dei nostri fratelli ed avere quella sollecitudine pratica che contribuisce a trasformare la condizione storica dei miseri.

Al Getsèmani (4).

Gesù vede realizzarsi le conseguenze delle sue opzioni: kenosi e assunzione della sorte degli oppressi. Comprende che non ci sarà nessuna pietà per Lui. Chi denuncia, chi ostacola l’Iniquità viene eliminato con violenza. I suoi discepoli devono assistere al suo fallimento affinché si scoraggino, si ricredano e, infine, desistano. Gesù ha paura ed è angosciato. Compie la sua preghiera con il viso nella polvere. Chiede di essere risparmiato, ma senza rinnegare le sue scelte. Poi si alza e si incammina sulla stessa strada degli ‘anawim,** perdendo la reputazione e la vita. Così, la predilezione per gli ultimi è il messaggio che Dio ha consegnato all'uomo.

* Kenosis: (dal greco) svuotamento, abbassamento. Cfr. Lettera ai Filippesi 2, 5-11
** anawim: (dall'ebraico) umiliati, abbassati, schiacciati, calpestati.
(1) Vangelo di Matteo 4, 1-11
(2) Vangelo di Matteo 14,22-23
(3) Vangelo di Giovanni 4,1-42
(4) Vangelo di Matteo 26, 36-46

Foto da Pixabay

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